Descrizione
Nella seduta di lunedì 29 aprile il Consiglio Comunale di Ruvo di Puglia ha approvato con voto unanime il regolamento per il riconoscimento della cittadinanza civica per i minori figli di immigrati residenti a Ruvo di Puglia.
Si tratta di un atto simbolico nel quale tuttavia si riconosce a “tutti i bambini e a tutte le bambine, a tutte le ragazze e tutti i ragazzi che risiedono a Ruvo di Puglia”, anche se privi di cittadinanza italiana, il diritto di partecipare a pieno titolo alla vita della comunità e di esprimere e di vedere ascoltata la propria opinione su tutte le questioni che li riguardano e che riguardano la città, come dice l’art. 12 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e adolescenza.
L’Amministrazione rinnova in questo modo il proprio impegno per l’accoglienza e l’inclusione dei cittadini migranti.
Nel Comune di Ruvo di Puglia gli immigrati residenti sono 1033, di questi solo 66 hanno acquisito la cittadinanza italiana. Tra loro i minori senza cittadinanza italiana sono 192 ed è proprio per loro che è pensata la “cittadinanza civica”.
“Questo provvedimento – ha detto il sindaco Pasquale Chieco – ha una lunga storia: nel dicembre del 2018 la nostra città è stata infatti tra le prime in Italia a conferire la cittadinanza civica ai bambini residenti nati però da genitori immigrati.
Quella in cui viviamo è già una società multiculturale, questi nuovi cittadini ruvesi partecipano attivamente e da anni alla vita sociale, culturale ed economica della comunità e ne costituiscono una componente preziosa e insostituibile.
La società è più avanti della politica e quanto scritto nell’articolo 3 della Costituzione che parla di uguaglianza e di parità è ormai patrimonio condiviso di tutti noi.
Questo regolamento vuole essere allora un segno della nostra volontà di inclusione nei confronti di bambine e bambini ‘stranieri’ che vivono e sono parte integrante della nostra comunità anche se ingiustamente lo Stato tarda ancora a riconoscerli a tutti gli effetti come cittadini italiani.”
“La “cittadinanza civica” – ha detto l’assessore al Benessere e alla Giustizia sociale Nico Curci – vuole essere un gesto di attenzione della politica verso tutti i bambini e le bambine che risiedono a Ruvo di Puglia affinché possano sentirsi parte a pieno titolo della comunità ruvese, frequentando le scuole della nostra città, parlando la stessa lingua e lo stesso dialetto, condividendone i gusti e le tradizioni, partecipando alla vita della collettività.
E tuttavia questa è una delibera che non ci rende felici, poiché di fatto ratifica il grave ritardo di un paese che neanche rispetto ai diritti dei bambini è capace di un’assunzione di responsabilità, rinviando ancora una legge sulla cittadinanza per i bambini figli di genitori immigrati che il paese aspetta da anni.
Con questo voto proviamo a tenere viva la discussione, sperando che possa rappresentare una fiammella in un dibattito politico che sui diritti non riesce a fare passi in avanti, anzi piuttosto arretra.”